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Dove non mi hai portata – Maria Grazia Calandrone
Apro così Settembre e questo diario di personali riflessioni letterarie con una citazione! Un breve richiamo ai cassetti della memoria affollati di pagine rapite e scomposte desiderose di riaffiorare, dialogare, prende luce e colore. Nella premessa a “Figlie e madri”, la grande e conosciuta scrittrice Joyce Carol Oates sceglie come esergo i versi di Anne Sexton: “Una donna è sua madre/ Questo è l’essenziale”. Il silenzio sospeso, racchiuso dallo spazio vuoto di pura tradizione editoriale, animato visivamente sulla pagina dall’assenza di forma, di caratteri, delinea e accende i contorni timidi e sfumati di un dubbio… No, «una donna non è sua madre», riflette Oates a pochi caratteri di distanza, e…
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🖤 LA DANZA DI DUE VITE: Ali invisibili, amore, bellezza e fatica in COME D’ARIA di Ada d’Adamo
“Quei giorni di maggio quando tutto è suggerito e niente ancora soddisfatto” … Amo questa frase colma di prospettiva del romanziere britannico Francis King che racchiude a pieno quello che per me rappresenta il mese di maggio, un contenitore pieno di rose, di luce e possibilità. Un periodo di attese… Maggio regala un’aria che profuma già d’estate senza le opprimenti e fastidiose calure estive, suggerisce graduali risvegli, contadini e saggi movimenti, assapora passeggiate, leggerezza, giochi e risate, vivaci sguardi di colore, inebrianti profumi di fiori e di frutti. Cieli azzurri offuscati di nuvole che versano primaverili lacrime su prati verdi accesi di speranza, tappezzati di ondeggianti e sinuosi petali, regalano…