-
Niente di nuovo sul fronte occidentale – Erich Maria Remarque
«La professoressa mi ha assegnato da leggere un libro di una scrittrice che si chiama Maria Remarque»: così esordii scocciata davanti agli occhi sgranati e rimproveranti di mamma, tornando a casa da scuola quel freddo martedì di gennaio di ventun’ anni fa. Avevo 12 anni, facevo la seconda media, il Natale era appena passato e la maestra aveva dato il peggiore dei compiti: leggere un libro a casa. Che orrore incommensurabile! Non ero una fan delle letture obbligate! Mi ero un po’ “sciolta”, facendo pratica tra i gioiosi e spensierati banchi della 5A ma non ero ancora convinta del tutto. Facevo un sacco di storie quando le maestre mi obbligavano…
-
Un anno sull’Altipiano – Emilio Lussu
Non ho potuto fare a meno, terminata la lettura per motivi universitari de “La guerra bianca” dello storico inglese Thompson, di riprendere tra le mani un classico italiano della letteratura di guerra, quello di cui Mario Rigoni Stern ha detto: “Tra i libri sulla Prima guerra mondiale “Un anno sull’Altipiano” di Emilio Lussu è, per me, il più bello”. Impossibile non condividere il giudizio di un accreditato Rigoni Stern, scrittore di un’opera del calibro di “Il sergente nella neve”. Per la concisione, l’assenza di retorica, la spoglia bellezza delle frasi, l’empatia che pervade le pagine e, non da sottovalutare, il filo di ironia che forse è servita al giovane Lussu…
-
Addio alle armi – Ernest Hemingway
Mentre leggevo “Cecità”, qualche mese fa, riflettevo sul fatto che mi mancano davvero moltissimi libri considerati “classici”, quelle letture ricche, profonde e imprescindibili che tutti, prima o poi, dovrebbero fare per avere le misure del mondo e della sua storia, letteraria e non solo. Per questo motivo ho deciso di mettermi d’impegno e iniziare a colmare qualche lacuna. Ernest Hemingway è morto nel 1961, a sessantuno anni. Ha scritto molti romanzi, alcuni molto celebri, e numerosi racconti. Ha vinto un Pulitzer e un Nobel; infine, si è tolto la vita. Io, allo scoccare dei trentun’ anni, non avevo ancora letto un suo libro. Neppure uno. Il motivo? Forse perché come…