E così tutto ebbe inizio.
Non credevo mi piacesse scrivere, non fin che non ho semplicemente iniziato a farlo, un giorno … un po’ per gioco, un po’ per caso…
Solo ora, però, me ne rendo conto… ho sempre scritto senza scrivere, tra le pagine della mente, in rigoroso silenzio. Tutti i giorni, da una vita, sui mezzi pubblici, al supermercato, nella pigra prigionia dell’attesa, tra le scomposte e chiassose linee di una fila disordinata, in quelle notti buie, insonni, tormentate dall’ansia e dal silenzio.
Il canale inesplorato della scrittura è sempre stato aperto e la magia di un foglio bianco, mista al fascino di un percorso inesplorato fatto di inchiosto, ticchettio di tasti, parole e pensieri hanno fatto il loro corso.
Ed ora scrivo o almeno ci provo.
Scrivo per l’impellente necessità di dire la mia, di dare corpo, forma, peso e sostanza a quelle semplici parole che con quella irriverente potenza si affollano, si impongono. Scrivo per raccontare i sentimenti, il mio modo di leggere e vedere il mondo, le persone, perchè adoro soffermarmi a pensare, analizzare, osservare.
Scrivo per migliorare, per avvicinarmi alla vita e tentare di sfiorare e catturare la perfetta imprevidibilità della sua più profonda essenza.
Scrivo per allontanare la malinconia e quel senso di incompiuto che da sempre mi caratterizzano. Scrivo per colorarmi il cuore, le mani, la pelle di emozioni, di vita. Scrivo per dare un finale, per mettere un punto, per aprire e chiudere parentesi, per cambiare nel mio piccolo quello che non mi piace.
Scrivo per ascoltarmi, per rileggermi, per rendere vivi i ricordi, per sigillare momenti e riempire attimi.
Scrivo per riempirmi gli occhi di immagini, per rendere visibile, l’invisibile, per cercare un ordine, attribuire un senso.
Ebbene si ad oggi scrivo… scrivo della vita che mi attraversa ed in quel semplice ed insignificante foglio bianco tra quelle pagine arricchite di sogni, parole e emozioni io mi sento libera, compresa… mi sento sempre a casa.