Nevlwind
RECENSIONI

Nevlwind – Simone Lecca

Il logoro ed ingiallito dizionario di famiglia, il vecchio borbottone blu, saggiamente e con lucidità, in spessi e marcati tratti neri, definisce il lettore come colui che legge, che attende alla lettura. Accanto, in piccolo, in un raffinato corsivo d’altri tempi …. la lettura è la funzionale decodificazione e interpretazione di un testo scritto.

Ma c’è chi non è d’accordo.

A scuola abbiamo imparato a conoscere i classici, a giudicare la poesia, persino a distinguere il trimetro giambico dall’esametro. Sappiamo analizzare le implicazioni di un romanzo storico e a decifrare gli strati di significato di un racconto lungo.

Ed è così che tra i banchi abbiamo imparato che il vero lettore deve essere colui che compra e legge un determinato genere di libri. O, meglio ancora, il lettore è colui che non legge un determinato genere di libri.

Cresciamo con la piena convinzione per cui o sei bravo in italiano o lo sei in matematica. Eppure, sembra che per capire che libro sia il più giusto sia necessario risolvere un complesso problema di logica, di quelli che si incontrano tra le sconfinate e piene pagine dei libri di scuola: se a X piace il libro Y, quanti anni ha allora X?

Un’equazione da impostare…

La soluzione?

Una sola!

Il sistema non ammette soluzioni diverse.

Eh sì… perché la letteratura per ragazzi va bene, se hai meno di 16 anni.

Il rosa va bene se sei donna e hai meno di 18 anni.

Se leggi classici, hai trovato una soluzione solida, indeterminata, poiché infinita: ogni età va bene per un classico.

Anzi, prima inizi e meglio è!

Pare che leggere oggi sia un po’ come il calcio… c’è la serie A e la serie B.

Esiste però un genere letterario che ammette eccezioni, che gioca un campionato a parte, un genere che mette d’accordo un po’ tutti, a volte anche i professori, e non passa mai di moda: il Fantasy.

Si dice che nessuna creatura vivente possa mantenere lo stato di lucidità perenne per cui ogni tanto deve sognare; che sia di notte, che sia ad occhi aperti, che sia leggendo storie di draghi, di maghi, di gnomi e di elfi, di nani, di troll, di giganti, di metalupi e vampiri ma lo deve fare!

Prima o poi ci caschiamo tutti tra le pagine di un fantasy, ammagliati da un mondo altro, iniziato a sfogliare per curiosità e poi … ne rimaniamo folgorati.

“ Voleva vivere, non sopravvivere. ”

Con queste quattro semplici parole, separate da una virgola, abbracciate dalle virgolette “Nevlwind” mi è entrato nel cuore! Si è fatto spazio, di colpo e all’improvviso nella mia infinita lista delle letture del 2023, con la sua giusta dose di avventura e magia a vestire di fantasia una realtà.

Lo scrittore disegna un mondo Fantasy che dei Fantasy ha la struttura, il contenitore, gli strumenti e i personaggi.

Dentro però ci siamo noi, l’umanità. Le insicurezze, la paura del diverso, la minaccia dell’ignoto, la curiosità di esplorare, l’inafferrabilità dei sogni e la forza dell’amicizia.

È un romanzo di fantasia è vero ma estremamente vicino alla realtà, fortemente riflessivo, scritto in una forma ordinata ed immediata che arriva a tutti.

Non c’è fantasia che non abbia un legame con la realtà e non c’è realtà che non permetta di fantasticare. 

È la fantasia che crea, disfa e realizza.

Celare tra le righe qualcosa che è come un tesoro è un’arte raffinata.

Kafka ha detto:

 “La realtà non può essere guardata in faccia ha bisogno di un filtro”.

Avventura nell’avventura, esseri mastodontici e terrificanti, personaggi brillanti, strani, originali, unici ed indimenticabili affollano e popolano le pagine di questo romanzo portandoci alla riscoperta di valori intramontabili: l’amicizia, la lealtà e il coraggio.

Il coraggio di scoprire sé stessi, di guardare oltre, di oltrepassare l’incertezza.

Rigo dopo rigo, ogni scena, nasconde la scoperta di un pezzo del puzzle fantastico e ogni rappresentazione immaginifica diventa una metafora da strappare dalle pagine, afferrare al volo e appuntare sul taccuino dell’anima.

La libertà di essere e di saper fare attraverso una reciproca conoscenza è la lezione più bella appresa da questo fantasy.

Quanto alla scrittura “Nevlwind” scorre fluidamente e voi insieme a lui. Le ore scivolano via mentre nella vostra testa zampillano e si insinuano parole, espressioni, persino colori e raffigurazioni, perché quando un mondo è così speciale, diverso e unico è impossibile non farsi trasportare via lontano nelle terre dello Yard.

Ogni grande avventura inizia con un incontro, l’incontro con la carta, con il foglio bianco di nero stampato.

Volteggiando tra le pagine, nella fantasia di “Nevlwind” si fanno i viaggi più belli, si abbracciano le emozioni, si sconfigge il male, si dipingono paesaggi e forme, si seguono i tratti di curiosi personaggi speciali, si percorrono strade che solcano l’immagine di una mappa.

Le pagine accarezzate bussano, le porte si aprono, i caratteri prendono forma, i piedi si posano sulle terre di Farckrat. Gli occhi bambini, ricolmi di curiosità, incontrano Nevlwind, l’elfo dagli impacciati poteri magici, mentre il cuore lo accoglie.  

Apro gli occhi e mi sveglio.

Il mio dito è ancora puntato là sulla mappa… leggo Haelarson.

Con la fantasia Simone Lecca ha acceso un mondo.

Un mondo che non si spegne all’ombra della triste e solitaria scritta Fine su uno sfondo di bianco vestito ma resta illuminato, impresso tra le ali della mente, sospeso sulle spalle di quei tre punti che non sbattono la porta ma dolcemente la accostano.

Il viaggio, fuori dai confini delle pagine, sorretto dal vento del ricordo, nel caos della vita reale, riparte accanto alla compagnia del Quadrello Pesante, tra le insicurezze e le paure di Nevlwind, tra i fumi pacificatori del miruc del gnomo Vickarsin, l’alchemico, il sognatore, tra gli ipnotici spettacoli, l’incessante musica e lo sconsiderato rimare dell’indimenticabile bardo Ismaele, l’indomito innamorato, sorretto dal piacevole affetto umido di Ranièl e il prezioso coraggio di Sudmond, il mezzelfo.

Le lune scorrono, come le acque nel Mar Cassidis, a bordo dell’Aldagisa, la nave pirata, nei bui sotterranei della temibile Ombra del Deserto, tra le dune del Shu-Ran, sulle spalle di Scilla e Diamante, le due gigantesse buone, nelle terre lontane della bella Eloìse.

Tutto torna, a galoppo di Stella Bianca, a vestire di rime i pensieri, a colorare di musica, magia, sogni e speranze le giornate più nere.

“Nevlwind” è un libro per tutti… per chi ama l’avventura, l’arte… per chiunque abbia la voglia di viaggiare e il desiderio di sognare perché partire per tornare è crescere, è la più bella e coraggiosa di tutte le azioni, una gioia per colui che sa dare peso alla conoscenza e valore alla libertà.

 

AUTORE: Simone Lecca

GENERE: Fantasy

EDITORE: Youcanprint 2017

NUMERO DI PAGINE: 307

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