• Nessuno torna indietro
    Recensioni Upsilamba

    Un’anima a lungo fuori catalogo: Alba de Céspedes – Nessuno torna indietro

    Si sa, talvolta, di tanto in tanto, qua e là, leggendo, navigando tra le pagine, attraversando lo spazio bianco tra le righe per incontrare il nero inchiostro delle parole accadono strani fatti, solitamente inattesi o casuali. Fatti che aprono i polverosi ed arrugginiti cassetti della libreria della memoria e fanno riaffiorare alla mente, all’improvviso, come lampi di luce nel nero della notte, nebbiosi ricordi… ricordi depositati lì…  piccoli frammenti di vita, scatti, girati di pochi secondi, attimi rubati, strappati e salvati allo scorrere della vita da inscatolare e conservare,  abbandonati o forse solo dimenticati. Una sottile e ruvida pagina bianca, la prima di tante, un titolo e un autore solleticati…

  • Il velocifero- Luigi Santucci
    Recensioni Upsilamba

    Il velocifero – Luigi Santucci

    Mentre in Borgata, al numero 3, da un cielo grigio a tratti nebbioso, con volteggiare leggero, un nevischio di zucchero cade a ricamare di bianco nodose braccia di legno e io me ne sto tranquilla nella mia casetta di montagna cucinando poco, scrivendo molto e leggendo ancora di più. A casa è giunto un libricino dalle 351 pagine uscito per gli oscar moderni Mondadori in prima edizione, nel 2018, che ha il gradito titolo di “Il velocifero” e l’autore è Luigi Santucci. Il libro, selezionato come lettura di gennaio – febbraio per il gruppo di lettura #UPSILAMBA – ALLA RISCOPERTA DEL ‘900 italiano, è arrivato in una busta composta, piena…

  • Nevlwind
    RECENSIONI

    Nevlwind – Simone Lecca

    Il logoro ed ingiallito dizionario di famiglia, il vecchio borbottone blu, saggiamente e con lucidità, in spessi e marcati tratti neri, definisce il lettore come colui che legge, che attende alla lettura. Accanto, in piccolo, in un raffinato corsivo d’altri tempi …. la lettura è la funzionale decodificazione e interpretazione di un testo scritto. Ma c’è chi non è d’accordo. A scuola abbiamo imparato a conoscere i classici, a giudicare la poesia, persino a distinguere il trimetro giambico dall’esametro. Sappiamo analizzare le implicazioni di un romanzo storico e a decifrare gli strati di significato di un racconto lungo. Ed è così che tra i banchi abbiamo imparato che il vero…

  • Irène Némirovsky - Suite Francese
    RECENSIONI,  🖤I più amati

    🖤I PIÙ AMATI: Suite Francese – Irène Némirovsky

    Dopo un interminabile ma giustificato mese di assenza, un magico viaggio tra le pagine, una indimenticabile passeggiata nella foresta delle emozioni, una nuotata tra l’oceano dell’umanità, un lento pensare e un vertiginoso annotare ho deciso di “accorciare” la mia già di per sé sintetica e rustica penna per dare vita ad uno spazio. Una rubrica attraverso la quale dispensarvi un consiglio libresco. Un curioso ibrido tra una passionale recensione e un lungo foglietto illustrativo dei libri che più ho amato, quelli le cui parole hanno volteggiato tra le pieghe dell’anima per volare libere tra i pensieri e riposare nella casa del cuore. Detto ciò, ho scelto di inaugurarla con uno…

  • I libri
    Le chiacchiere del ...

    I Libri …

    Ci sono storie che iniziano nei libri e continuano oltre le pagine, ingannando lo spazio e il tempo. Paul Auster scriveva: “Ho capito che i libri non sono mai finiti, che è possibile per alcune storie continuare a scriversi senza il loro autore” e se siete dei lettori appassionati sapete quanto Auster avesse ragione. Se vi è capitato di acquistare libri usati, di quelli sulle bancarelle ai mercatini dell’antiquariato o sugli scaffali con le offerte nelle librerie, sapete di cosa si tratta. Quei libri, spesso, hanno in sé storie che facciamo fatica anche solo a immaginare. Alcune non si vedono, si appoggiano discrete tra le pieghe o in segni accennati…

  • Niente di nuovo sul fronte occidentale
    RECENSIONI

    Niente di nuovo sul fronte occidentale – Erich Maria Remarque

    «La professoressa mi ha assegnato da leggere un libro di una scrittrice che si chiama Maria Remarque»: così esordii scocciata davanti agli occhi sgranati e rimproveranti di mamma, tornando a casa da scuola quel freddo martedì di gennaio di ventun’ anni fa. Avevo 12 anni, facevo la seconda media, il Natale era appena passato e la maestra aveva dato il peggiore dei compiti: leggere un libro a casa. Che orrore incommensurabile! Non ero una fan delle letture obbligate! Mi ero un po’ “sciolta”, facendo pratica tra i gioiosi e spensierati banchi della 5A ma non ero ancora convinta del tutto. Facevo un sacco di storie quando le maestre mi obbligavano…

  • La Ciociara
    RECENSIONI

    La Ciociara – Alberto Moravia

    Mentre pensi ad inviare un messaggio, parli con il tuo compagno o controlli l’orologio, mentre con la mano ti sistemi i capelli mentre guardi un atleta segnare, controlli l’ultimo estratto-conto, c’è gente che muore. In qualche città, sotto i colpi di fucile, in mezzo alle fiamme, ai bombardamenti, agli spari, senza nemmeno sapere il perché, in posti piccoli sconosciuti, sotto gli occhi di tutti e di nessuno, nel silenzio rotto solo dalle bombe o per reclamare il diritto ad un grido o un addio c’è gente che muore. Al male, quando lo immagini, puoi sopravvivere ma quando lo vedi e lo vivi non hai più scampo. Questo è il riso…

  • La straniera
    RECENSIONI

    La straniera – Younis Tawfik

    Un’esperienza recente per i lettori italiani: percepire sensibilità e mondi diversi senza il filtro della traduzione, trasportati qui da un lessico familiare. Leggere la propria lingua a volte stravolta e quindi rinnovata da autori che non sono di origine italiana. Oppure restituita a una purezza dai libri di scuola. O ancora volutamente piegata a sonorità che vengono da lontano. Tutto quello che è successo già all’inglese, al francese e anche al portoghese, nella letteratura con temine controverso definita postcoloniale, per noi è una assoluta novità: l’Italofonia. Fenomeno cominciato timidamente negli anni Novanta, esploso nell’ultimo decennio con la trasformazione dei migranti in abitanti stabili del nostro Paese, con la crescita di…

  • I Natali di Nonna Lina
    Blog,  Le chiacchiere del ...

    I Natali di Nonna Lia

    Era l’alba della sua ottantesima Vigilia di Natale, la terza senza la complicità, l’amore e la rassicurante compagnia di nonno Pino, e nonna Lina stava terminando di riordinare la polverosa soffitta senza tempo, dalla porta cigolante, alla ricerca degli addobbi natalizi di famiglia che ogni anno saggiamente cambiavano di baule per via delle tante cose accumulate. Un vecchio cavallino a dondolo imballato con il cellofan e il vecchio baule intarsiato del bisnonno nell’angolo più buio illuminato da una piccola luce calda; un passato da spolverare, rimasto intrappolato lì, sotto la polvere, sopra a quel vecchio baule di legno dai grandi occhi di ottone e dalla larga bocca socchiusa intento a…

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