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Sangue giusto – Francesca Melandri
Un fugace ed impercettibile battito di ciglia, un brevissimo istante, un attimo e la vocale A fluisce libera, scorre limpida e netta, le labbra si serrano per far detonare il suono secco, la lingua solletica nervosa il palato per produrre un simpatico attrito e di nuovo batte contro i denti, rallenta, si ferma, tentenna un attimo, torna indietro, prende la rincorsa, accelera e le labbra si incontrano sfiorandosi … la parola è proferita: Ambaradan, am/ ba/ ra/ dan. Un suono gioviale, giocoso che assume quasi i connotati del fiabesco, di una formula magica, invocata chissà dove chissà quando per trasformare qualcosa in qualcos’altro, per far sorridere un bambino, una sorta…
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Un anno sull’Altipiano – Emilio Lussu
Non ho potuto fare a meno, terminata la lettura per motivi universitari de “La guerra bianca” dello storico inglese Thompson, di riprendere tra le mani un classico italiano della letteratura di guerra, quello di cui Mario Rigoni Stern ha detto: “Tra i libri sulla Prima guerra mondiale “Un anno sull’Altipiano” di Emilio Lussu è, per me, il più bello”. Impossibile non condividere il giudizio di un accreditato Rigoni Stern, scrittore di un’opera del calibro di “Il sergente nella neve”. Per la concisione, l’assenza di retorica, la spoglia bellezza delle frasi, l’empatia che pervade le pagine e, non da sottovalutare, il filo di ironia che forse è servita al giovane Lussu…
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Un’idea dell’India – Alberto Moravia vs L’odore dell’India – Pier Paolo Pasolini
Libri per viaggiare: ne esistono di altri tipi? Ogni libro è un viaggio e, anche se l’affermazione può sembrarvi retorica sono profondamente convinta del potere delle parole e delle immagini-sogno che esse suscitano. A lungo in questi mesi, grazie ai libri e alla fantasia, ho viaggiato. Senza muovermi dalla mia comoda e consunta poltrona, ho conosciuto la storia, sono salita su treni sgangherati, ho navigato, come provetto marinaro, tra burrasche e fortunali, incontrato generazioni di famiglie, visitato città e luoghi favolosi, dove l’inconsueto, per non dire il bizzarro, era spesso e volentieri di casa. Instancabile e con i bagagli sempre a portata di mano questa estate mi sono ritrovata a…
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1° Novembre
All’ ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?” Ugo Foscolo, I sepolcri. Riecheggiano nella mente antiche e colte reminiscenze letterarie, in questo rigido e raccolto mese di novembre, dedicato al ricordo dei defunti, nel varcare il ferroso e monumentale cancello del Cimitero di paese; luogo di riposo, nel suo significato etimologico, ma in realtà luogo di dolorose nostalgie e di lacrime, nel sentire comune. Eppure, soprattutto in occasione della ricorrenza dei morti, i Cimiteri si accendono, si animano, tornano a vedere bambini, ad ascoltare voci, a interpretare storie, a raccontare volti, a parlare di vita: le tombe adorne di fiori…
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Notturno indiano – Antonio Tabucchi
Quali sono i libri da leggere assolutamente nella vita? Quali i migliori romanzi o le novità da non perdere? Fossi in voi non darei molto credito o importanza a quesiti del genere, all’ordine del giorno nel mondo frettoloso, consumistico e nebuloso dei social network a sfondo “libresco” … un libro vi riconosce, vi scova per caso, vi incontra in un luogo e un tempo perfetto. Anche quelli sbagliati, perché in ognuno di essi c’è una scheggia, un seme, un vuoto e un pieno che vi occorrono per diventare quelli che siete. La lettura è in fondo scoperta, un gioco magico di composizione e scomposizione della personalità, un gioco di ruoli,…
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Cecità- José Saramago
In mezzo ai classici “volumoni” che popolano i forniti scaffali della mia scomposta e poco ordinata libreria c’è un libro dalla copertina flessibile, non particolarmente alto, non particolarmente largo e non particolarmente spesso … uno di quei libri pratici da portare in borsa che si pensa di poter leggere senza batter ciglio tra una fermata di metropolitana e l’altra. Ma non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze di “Cecità”, perché per spessore morale e intensità questo libro è un vero macigno. Cecità è l’opera più inquietante e lucida dello scrittore portoghese José Saramago, un’importante riflessione sulla complessità della natura umana. Oggi, dopo essere stati toccati da una epidemia reale non meno…
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Un bell’incontro
I begli incontri così mi piace affettuosamente definirli … Sono incontri che regalano carezze e abbracci, riscaldano il cuore, accendono la giornata, incontri che colorano le ore di una tonalità calda, avvolgente, lucente e rassicurante; spesso sono dei delicati e profumati fiori di primavera che sbocciano nel deserto dei minuti, verdi oasi inaspettate dopo un lungo cammino e una arsura intensa, caldi raggi di sole di una fredda e timida giornata invernale. Sono manifestazioni di volti consumati, di sorrisi gioviali, di parole nuove che scaldano il cuore, ravvivano gli animi, che danno ristoro all’anima e infondono fiducia e coraggio. Sono una irruzione di Vita nella monotonia del tempo, nella tristezza…
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Regina di fiori e di perle – Gabriella Ghermandi
Condividere la memoria che riguarda due popoli, senza omettere nulla né puntare il dito, ma far parlare le contraddizioni e, oltre quelle, guardare al futuro. Questo ho pensato dopo aver chiuso il bel romanzo di Gabriella Ghermandi “Regina di fiori e di perle” che racconta dell’occupazione italiana in Etiopia. C’è una lacuna profonda nella storia italiana, un deficit di memoria che gli storici hanno raramente indagato e, in certi casi, hanno persino volutamente rimosso dalle loro cronache: si tratta dell’esperienza coloniale italiana perpetratasi dalla fine dell’Ottocento fino al termine della Seconda Guerra Mondiale, nel Dodecaneso, in Albania, in Libia, ma soprattutto nel Corno d’Africa. Etiopia, 1935 – 1941. E’ in…
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Addio alle armi – Ernest Hemingway
Mentre leggevo “Cecità”, qualche mese fa, riflettevo sul fatto che mi mancano davvero moltissimi libri considerati “classici”, quelle letture ricche, profonde e imprescindibili che tutti, prima o poi, dovrebbero fare per avere le misure del mondo e della sua storia, letteraria e non solo. Per questo motivo ho deciso di mettermi d’impegno e iniziare a colmare qualche lacuna. Ernest Hemingway è morto nel 1961, a sessantuno anni. Ha scritto molti romanzi, alcuni molto celebri, e numerosi racconti. Ha vinto un Pulitzer e un Nobel; infine, si è tolto la vita. Io, allo scoccare dei trentun’ anni, non avevo ancora letto un suo libro. Neppure uno. Il motivo? Forse perché come…
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I maglioni della nonna
Quando la vita rallenta il suo folle ritmo ed i pensieri ed i gesti quotidiani cessano il loro andamento così pressante ed incalzante, ti sorprendi a vivere istanti di raccoglimento, di silenzio, di profonda solitudine, grazie ai quali resti in compagnia di te stesso, insieme al vissuto che ti porti sulle spalle, con la vita passata e con i giorni che ti sei lasciato dietro e dentro. È in quei momenti che percepisci il vuoto delle persone che ci hanno lasciato, raccogli nella memoria le loro immagini e senti nell’anima la nostalgia della loro presenza e dell’affetto che ci ha legato. Provi le vertigini dell’abisso che ti abita, percepisci in…